lunedì 11 luglio 2011

No ai rifiuti di Napoli

I rifiuti di Napoli non arriveranno a Desio. La Lega Nord si oppone fermamente e tenacemente alla proposta dell’Italia dei Valori (formulata prima nel Consiglio comunale di Desio poi in Consiglio provinciale) di bruciare a Desio la rumenta napoletana.

E’ stata presentata oggi una mozione che raccomanda al Presidente della Provincia e a tutti i 55 sindaci, con particolare riferimento al Sindaco di Desio, di non ospitare o trattare qualsiasi quantitativo di rifiuti proveniente dalla regione Campania.

I brianzoli hanno già pagato per la negligenza e la irresponsabilità degli amministratori campani. Infatti lo stato italiano ha già speso più di 8 miliardi di euro dal ’94 ad oggi, per ciò che era un’emergenza ma oggi è solo incapacità.

I brianzoli sono stanchi di sentire le quotidiane “sceneggiate” napoletane di sindaci (De Magistris) che promettono in 5 gg la scomparsa dei rifiuti dalle strade. Peccato che lo stesso Sindaco da Parlamentare Europeo fu il primo firmatario di una risoluzione per bloccare i fondi Ue per il settore rifiuti in Campania…

E’ ora che ognuno si assuma la propria responsabilità. Se Bassolino si permise solo nel 2009 (in piena emergenza) di stanziare oltre seicentomila euro per inviare “esperti” napoletani nelle isole caraibiche allo scopo di insegnare le tecniche di raccolta rifiuti, non sono e non possono essere problemi dei brianzoli.

Il consigliere Galli aggiunge: “I rifiuti napoletani puzzano: puzzano di camorra, puzzano di volontà di mantenere un’intera città di quasi 2 mln di abitanti in una condizione di perenne emergenza. Utilizzando il problema drammatico dei rifiuti per ricattare lo stato ed ottenere valanghe di finanziamenti che vanno poi a finire nelle tasche della criminalità organizzata.”

Ma perché non ci si chiede invece, come mai il Sindaco De Magistris sia così contrario ai termovalorizzatori?