Ennesimo salasso per la Brianza che lavora. La decisione del Governo Monti di accentrare, nuovamente, la tesoreria degli enti Locali, è già costata ai brianzoli oltre 250.000€ e siamo solo all’inizio…
Nella giornata di ieri 29 febbraio, come si dice in Brianza anno bisesto, anno funesto la Provincia di Monza e della Brianza ha versato alla tesoreria centrale presso la Banca d’Italia (Roma) la bella cifra di oltre 13.000.000€, precisamente la metà di quanto era nelle nostre casse provinciali così come voluto dal Governo Monti e imposto a Comuni, Province e Regioni. Entro il 16 aprile dovremo versare i rimanenti 13.000.000€ svuotando del tutto le nostre casse, il che ci costerà altri 250.000€.
Questi soldi appartenenti ai cittadini brianzoli, avrebbero maturato interessi attivi per circa 500.000€ l’anno, grazie all’oculata gestione dell’Ente.
Oltre al danno finanziario si manifesteranno molto probabilmente ritardi ed inefficienze nei pagamenti dei servizi e delle forniture nei confronti delle imprese che hanno rapporti con gli enti locali, poiché per ogni operazione di cassa la Provincia dovrà ora chiedere i soldi a Roma con il cappello in mano.
Tutto ciò, oltre a sembrarci incostituzionale rappresenta, una grave dimostrazione di sfiducia da parte del Governo nei confronti degli amministratori locali alla faccia della sussidiarietà.
A questo proposito il Gruppo Lega Nord in Consiglio Provinciale ha presentato una mozione che chiede l’eliminazione dell’obbligo di versamento alla tesoreria unica e di mantenere l’attuale sistema di tesoreria locale, nel quale gli enti locali della Padania si sono sempre dimostrati virtuosi.